Il Piano terapeutico e la domiciliazione provvisoria fuori Regione di residenza
Informazioni utili per richiedere i dispositivi per stomia rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale.
Il Piano Terapeutico è gestito dall’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco e mira a razionalizzare l’impiego dei farmaci essenziali per la cura di una determinata patologia, che sono rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale, impedendo sprechi e garantendo all’assistito la necessaria continuità terapeutica cui ha diritto, permettendogli anche attraverso l’opera del medico di base, di accedere su tutto il territorio nazionale alle cure più appropriate assegnategli.
Il Piano Terapeutico (contraddistinto da un numero di protocollo univoco, rilasciato dal Sistema di Accoglienza Centrale – SAC - che deve essere utilizzato in ogni ricetta farmaceutica) è redatto con varie modalità, non solo cartacee ed è inserito anche nel web e gestito dalla stessa AIFA o dalle Regioni (comunque con rispettive attuazioni localizzate regione per regione). Grazie al processo di informatizzazione (disposto dal DPCM-ANA in Gazz.Uff. 13.10.2022) attuabile integrando l’Anagrafe Nazionale degli Assistiti (ANA), con il Sistema Tessera Sanitaria (STS) è stata realizzata un’unica base informatica nazionale di trattamento dei dati di ciascun assistito, in precedenza gestiti separatamente dalle singole ASL.
Tale opportunità è risolutiva nei casi di domiciliazione provvisoria di un paziente in una regione diversa dalla propria. Le richieste di forniture dei presidi presuppongono tutte il puntuale inserimento dei rispettivi riferimenti nel Piano Terapeutico depositato presso la ASL della regione di residenza, cui la corrispondente ASL della regione di temporanea domiciliazione deve rivolgersi, per rispondere alle esigenze dell’assistito. Con la dematerializzazione dei documenti, l’assistito che si trovi al di fuori della propria Regione di residenza può accedere con immediatezza ai servizi di sua utilità, erogatigli dal SSN ed il farmacista, proprio perché la ricetta è emessa sulla base del piano terapeutico, non deve effettuare ulteriori controlli di regolarità della prescrizione del medico di base e deve consegnare i farmaci/presidi così indicati.
Di qui la necessità di tenere aggiornato il Piano Terapeutico, sia per favorire in caso di variazione dei dati di riferimento, l’accoglimento delle mutate richieste di forniture (es. erogazione presidi), che per evidenziare l’avvenuto riconoscimento, sempre a seguito di visita per l’accertamento dell’invalidità civile, della conclamata stabilizzazione delle patologie, evitando così il reiterarsi di inutili convocazioni a visita per la verifica della permanenza dei presupposti clinici. Grazie al Piano Terapeutico ed alla sua informatizzazione, è agevolata l’assistenza, secondo le personali necessità dell’assistito su tutto il territorio nazionale, non diversamente da quanto già realizzato con le ricette elettroniche; inoltre sono così assicurate, sia l’esattezza (qualitativa e quantitativa) dell’attuazione delle prescrizioni, scongiurandosi possibili errori, che la prevenzione dell’eventuale illecita gestione di quanto offerto agli assistiti dal SSN.
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